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Diaspora

by Udde

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1.
AHO 05:01
Anche se dormivo da millenni Io non nego tornerei a dormire gli anni a venire Come se avessi la certezza che Tra spazi vuoti e tra le righe Non mi puoi seguire E allora scusami Ma non starmi accanto E allora scusami Almeno fino all’estate che verrà E allora scusami Se intanto resto qui E allora scusami Senza un motivo per restare qui Neanche un’onda, nemmeno un’onda Sempre che non torni l’occasione di vedersi un’altra volta Io non mi muovo aspetto qualche cosa mentre resto qui a non fare niente Sempre che non senta l’esigenza di pensare un’altra volta Io non mi muovo aspetto non so cosa mentre resto qui a non fare niente A non fare niente Tra pendolari come purghe quotidiane incastonate in coincidenze A non fare niente Senza pressioni di traguardi e compimenti, senza croci e penitenze E allora scusami Se soffro di narcolessia del sentimento E allora scusami O ne approfitto un po’ per perdere il momento E allora scusami Se parlo a voce alta di dirottamento Sempre che non torni l’occasione di vedersi un’altra volta Io non mi muovo aspetto non so cosa mentre resto qui a non fare niente Sempre che non senta l’esigenza di voltarmi un’altra volta Io non mi muovo aspetto ancora non so cosa all’orizzonte degli eventi Flussi di persone all’aeroporto e non è un quadro futurista Vagavo su valigie, sedie, rulli, cani, finanzieri e troppa gente Tra viaggi di lavoro, fortuna e speranza qui si perde sempre Ma poi dimentico anche se io dell’Europa sono l’unico elefante Sono l’ultimo Elefante
2.
C’è qualcuno che prega per me Se tutte le anime si salvano, anche la mia Primavere e terremoti da est In tuta a piedi nudi e fradici a ballare finché Oh Dio Barcolli con me Capirei se anche tu saltassi con me No no no no Muovo frontiere e porto altari con me E intanto io spargo DNA sulle carte Che non si semina più Che non si semina più No no Qui non si semina Quel Caronte tra me e te A guida sua dodici stelle su un mare blu Oh Dio Chi tira di più? Per miraggio per quell’ora in più Per poi prestare corpo ed anima ma solo a chi Oh Dio A chi paga di più Capirei se anche tu invecchiassi con me No no no no Vendo i miei anni a chi può offrire di più Mezza vita senza ritorno Che non ritroverò mai Che non riscuoterò mai Che tanto io non so che ne farei Senza una vaga idea di cosa sarei Ma da cosciente io lo rifarei
3.
Luci 03:35
Guarda come brilla la città O è meglio dire quel che ne rimane E nonostante questa nebbia tra i lampioni spenti Guarda come brilla la città E tutto quello che dovevi fare E nonostante ad occhi aperti ti perdi e ti incanti Sulle fessure e i vuoti da colmare Ancora luci lontane Passo i miei giorni quaggiù, alla TV Fisso gli istanti da qui, in HD Guarda come brilla la città Sulle polifonie delle sirene E nonostante i pugni chiusi o speranze perdute Non è nera questa notte anche senza di me Luci lontane Passo i miei giorni quaggiù, alla TV Fisso ogni istante da qui, in HD Fiamme fiamme Ho portato via dalle fiamme una fotografia Di una fotografia Guarda come brucia la città
4.
Transumanza 04:20
È solo una fotografia I sorrisi in fila stupidi Nascondersi anche dall’età Dalla terra sempre liberi Fin quando c’è aria buona Calma e stabilità, cani in FCA Ma affonda anche l’economia Che per me è sempre domenica Si affida la rinascita Alla dignità dei poveri Se hai nervi e la vista buona Moto e prosperità e i cani in FCA Sfioravamo il fondo Sfregando anche un po’ di quella dignità Che serve per rinascere America Porto danni e DNA Con dedica A chi è andato, a chi verrà Nascerà La mia nuova America Mi indicavi il mondo Cercandoci un ruolo un’utilità La scusa per evolvere E mi parlavi in sogno Di uomini e di zattere Di un giorno io e te Solo io e te Verso l’accidente Senza dirmi che Che non è mai domenica in America La mia nuova America Ad Ellis Island con Freedom fries Una nuova America Quale vuoi? A fare danni assieme a te Prima o poi in America
5.
Come Stai 00:54
Come stai? Come va? Quanto stai? Tornerai?
6.
Ostile 03:39
Sì, da poeti e santi allontanami Dai geni e dal confronto Sì, da creativi e cantanti proteggimi Da quel confine in fondo Ostile, come coi neri l’America insegna Ostile, come per gli altri la Chiesa consiglia Ostile, se conta i passi in contro tempo e contro il vento Ostile, come me, come qui Sirena canti nei fronti A guardia degli orizzonti Sirena posi sui fronti Regina di tutti i porti Ostile, beata ignoranza, non ammette legge Ostile, come quest’alcol che ormai non ci regge Ostile, come il maestrale Come noi
7.
Il Trieste 04:23
Tu trattieni più che puoi finché Ne hai per cento anni Ne hai per cento anni E trattieni più che mai perché Montagne al rovescio Un po’ come il Trieste Più di cinque miglia nautiche Sopra gli occhi il sonno di un anno fa Più veloce dei due nodi che Quando in gola, il pettine strapperà Specchi, ciocche ed un momento Che è troppo per me Folle, zolle e continenti Si fermano ai bordi All’ombra di quell’argine Tutta quest’acqua e non berla Non ce la farei Un Universo sul collo Tutto quel cielo e temerlo Più di cinque miglia nautiche Chiudo gli occhi al mondo di un anno fa Più veloce dei due nodi che Il sonno più profondo ci scioglierà Trovami un altrove un al di là A questa ragione, a quest’ancora Quella di fuggire è una velleità Solo di Don Backy è l’immensità Specchi, ciocche e il tuo lamento Soltanto perché Croste, folle e continenti Si sporgano un po’ e si affaccino E crollino un po’ Ed affondano un po’ E sprofondano un po’ Cercavi un mondo Senza ombra e senza argini
8.
Ho Stile 00:39
Ho Stile Ostile Sono ostile Come Hashimoto Se il cuore ci sfonda OstileSono ostile Con inferriate Le sacre sponde
9.
Dove Sei 04:24
Ritroverai tra un anno o poco più Da dietro vetrate, un minuto di libertà? Ti rivedrei tra un anno o poco più All’ombra d’estate, a contare le novità Ritornerà la giornata che all’infinito Da dietro vetrate ti ripara tutta la vita Che ne sarà dei tuoi tratti e del Novecento? Non resterà che un qualcosa nel DNA Forse l’età ci agita Dici che puoi stare qui quanto vuoi ma Fingi che vuoi stare qui finché puoi Qualche anno o poco più Anche se qui la terra brucia E brucerà anche casa mia Brucia sempre un po’ di più Come se fosse sempre e solo estate Anche col freddo ormai Da decenni o poco più Durerà e stupirà Quasi fosse una novità Spacca le labbra e i campi Più avanza e più sfili quel nero dai fianchi Per le nuove priorità Ti rivedrei tra un anno o poco più All’ombra d’estate, a contare le novità Ti rivedrei tra un anno o poco più All’ombra un’estate, a contare le novità Ti rivedrei tra un anno o poco più All’ombra ogni estate, a contare le novità E a non diventare mai
10.
Anno Scorso 02:05
Quanto tempo fa provammo a cambiarci Per convincerci di esser diversi Quanto impegno su quel paio di idee Da domani in poi damnatio memoriae E tu non ti ricordi più Dell’elefante che porta in giro gli Americani che Nei monumenti cercano identità Ma tempo non ne hai Che ormai combatti contro il sistema dei Nuovi europei che come fessi Respingono i flussi Monica ci sei? Un’altra volta me lo ricorderai Monica ci sei? Ci proverò d’inverno ormai Se mi ricorderai Monica chi sei? Ritornerò d’inverno ormai Monica ci sei? Monica chi sei?
11.
Punto Nemo 04:53
Non abbiam scelto di essere figli, di nascere qui e andarcene via Brucia la Stella con mia meraviglia, scemate con lei e scemo anche io Che, senza senso dell’orientamento, mi trovo in balia di qualche amnesia E di questi tempi non colgo il momento e non credo più di andarmene via Io non so se c’è una ragione Ragion su cui qualcuno ha ragione Io non so che sia la ragione Ragion per cui non so chi ha ragione Spargo perplessità dove mi capita Ma se non coglierai Come me non imparerai Ma anche fosse tua Quest’idea non l’ammetterai Oramai è ora di Di andartene via Io non so dov’è la ragione L’ho persa con quel poco da dire Io non ho più altre parole Ragion per cui Sto al mondo e in società Come mi capita Ma se non cambierai Come me non invecchierai Anche se temi che per te non sia facile Oramai è tutto qui

about

Diaspora è un unico filo che si spezza e si avvolge in rotte circolari.
Diaspora è un dejà vu costante.
Diaspora è in aperto contrasto con scopo, spazio, tempo.
Diaspora è seminare per non raccogliere, partire e perdersi, crescere senza diventare.
Mai.

credits

released April 19, 2024

Musica e Parole: Udde
Produzione: Udde
Mastering: Salvatore Addeo
Immagini: Chiara Porcheddu

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Udde Sassari, Italy

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